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Sbiancamento dentale professionale per avere denti più lumnosi

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I denti sono il nostro primo biglietto da visita: un bel sorriso ci permette di avere autostima, ci aiuta a migliorare le nostre relazioni sociali, racconta le nostre emozioni più sincere. Denti bianchi e dritti sono l’ambizione di molti quando ci si guarda allo specchio.

Abbiamo già parlato di ortodonzia invisibile in un nostro precedente articolo esplicativo qui.

Ora tentiamo di capire come avere denti bianchissimi e luminosi. Prima di tutto dobbiamo dire che tentare di avere dei denti bianchi senza andare dal dentista può essere un’impresa senza fine e con qualche frustrazione. Capiremo più avanti perché…

Cosa sono i denti? Di che colore devono essere?

Contrariamente a quanto si creda i denti non sono ossa “sporgenti dalla gengiva”. Di fatto i denti non hanno la struttura istologia delle ossa ma sono costituiti da diversi tessuti. Un dente è formato da quattro tessuti che sono: la polpa dentale; il cemento: la dentina e lo smalto (che è lo strato più esterno). La loro struttura è completamente diversa rispetto a quello di un osso. Un dente si divide morfologicamente in una radice, un colletto e una corona.

Per chi desidera i denti più bianche di fatto interessa il colore della parte visibile del dente ovvero quella che emerge dalla gengiva (la corona). La corona è costituita da materiale epiteliale (esattamente come la pelle) costituito tuttavia da una percentuale del 95% di minerali che la rendono estremamente dura.

Di che colore devono essere i denti?

Prima di tutto è falso pensare che i denti devono essere bianchissimi. Piuttosto dobbiamo essere consapevoli che il colore dei nostri denti dipende da fattori genetici.

Esiste un altro falso mito ovvero che il colore dei denti dipende dallo smalto. Questo purtroppo non è vero in quando il colore dei denti dipende anche dal colore della dentina sottostante lo smalto.

Da questo possiamo già comprendere come tentare di ottenere denti completamente bianchi potrebbe essere molto difficile da raggiungere senza competenze professionali.

Inoltre dobbiamo dire che i denti tendono ad ingiallirsi naturalmente a causa dei più svariati motivi. Le condizioni di salute, il tipo di alimentazione, le sostanze che introduciamo nella bocca, uso di farmaci.

Ma allora come fare ad avere i denti bianchi, luminosi e puliti?

Una soluzione è nel richiedere una seduta di igiene dentale ed una seduta di sbiancamento.

Seduta di igiene dentale e detartrasi

Prima di una seduta di sbiancamento dentale è consigliabile prima di tutto sottoporsi da una seduta di igiene approfondita. Una seduta di igiene dentale professionale è un trattamento odontoiatrico della durata che può variare dai 45 a 60 minuti.

Non si tratta solo di eliminare i residui del cibo rimasti incastrati fra i denti ma si tratta soprattutto di eliminare la placca batterica. Uno strato bianco giallastro che oltre a cambiare il colore naturale dei denti è un vero e proprio concentrato di batteri che sono all’origine della carie e delle infezioni gengivali.

Ne abbiamo parlato qui: https://www.studiodentisticominasi.it/blog/ho-una-gengivite-come-posso-intervenire

Gli strumenti più usati sono specchietti, specillo e pinza. Il ruolo da protagonista lo svolge più comunemente l’ablatore ultrasonico. L’ablatore ultrasonico è uno strumento dotato di una punta metallica che vibrando ad altissima frequenza riesce a staccare la placca dai denti.

Gli odontoiatri consigliano una seduta di igiene dentale ogni 4 o 6 mesi. Una bocca regolarmente igienizzata rimarrà sana più a lungo.

Anestesia locale durante la seduta di igiene dentale

Non di rado alcuni pazienti hanno una sensibilità particolare alle vibrazioni dell’ablatore ultrasonico. Il disagio provocato dalle vibrazioni può arrivare fino al punto di procurare al paziente un vero e proprio dolore insopportabile. Di questo oggi possiamo avere cura applicando l’anestesia locale in modo da poter completare una approfondita igiene dentale senza per questo dover traumatizzare il paziente.

Lucidatura dei denti con l’igienista dentale

La lucidatura dei denti infine completa la seduta di igiene dentale professionale eliminando con una pasta abrasiva macchie superficiali presenti sui denti.

L’igienista dentale può ricorrere anche all’uso di un getto d’aria, acqua e bicarbonato che sotto pressione pulendo in profondità tutto lo smalto dei denti (Tecnica Ari Flow).

Seduta di sbiancamento dentale professionale

Una seduta di sbiancamento dentale professionale dovrebbe svolgersi non troppo tempo dopo la seduta di igiene dentale. Va detto che una seduta di sbiancamento dentale non è mai dolorosa in quanto consiste nell’applicazione di perossido di idrogeno sulla superficie dello smalto.

Il perossido di idrogeno viene applicato in forma di gel. Questo prodotto permette di aprire i pori dello smalto attivando il processo di sbiancamento della dentina (che come abbiamo visto sopra è il tessuto maggiormente responsabile del colore dei denti).

Per accelerare il processo di sbiancamento viene applicato con il gel anche una luce violetta a LED che attiva i componenti chimici presenti nel gel. Complessivamente la sessione di sbiancamento dentale può durare complessivamente dai 30 ai 45 minuti circa.

Ci sono controindicazione allo sbiancamento dentale?

Dobbiamo dire che per poter procedere ad una seduta di sbiancamento dentale prima di tutto è indispensabile verificare lo stato di salute delle gengive e dei denti.

Non ci sono controindicazioni allo sbiancamento dentale a condizione che non ci siano carie o ipersensibilità dentale. Chiunque può richiedere una seduta di sbiancamento dentale per recuperare luminosità a denti anche molto ingialliti.

Inoltre contrariamente a quando molti credono lo sbiancamento dentale non può danneggiare lo smalto.

Ora puoi fare anche tu lo sbiancamento dentale, chiama: 06 508.66.05

Sbiancare i denti in casa è possibile?

Una domanda che sentiamo fare spesso è se lo sbiancamento può essere fatto anche a casa?

La risposta è sì ma… sappiamo bene che il risultato sarà di molto inferiore ad una seduta di sbiancamento professionale. Dobbiamo sapere infatti che nei kit di sbiancamento dentale per uso domestico la concentrazione di perossido di idrogeno è molto più bassa. Per questo motivo i risultati sono sempre molto limitati e l’efficacia dello sbiancamento non è di lunga durata nel tempo.

Igiene quotidiana e la pulizia dei denti per il buon mantenimento

Per mantenere i denti bianchi, puliti e sani è indispensabile seguire una costante igiene quotidiana. Rimuovere i residui di cibo regolarmente, usare un collutorio per evitare l’accumulo di placca sono attività importanti ed essenziali per mantenere i denti più bianchi e luminosi possibile.

Cibi e sostanze che macchiano i denti: quali evitare

Abusare di qualsiasi sostanza è sconsigliabile a prescindere. Tuttavia è bene sapere alcuni cibi macchiano la dentina più di altre e per questo andrebbero assunti con moderazione.

  • Caffè, tè, vino rosso e tutte le bevande colorate artificialmente
  • Mirtilli e lamponi
  • Curry e curcuma

In fine, sarebbe superfluo ribadire quanto faccia male il fumo, ma va detto che anche questo tende a lasciare delle macchie molto persistenti sui denti. Un’altra buona ragione per privarsene.

In ultimo è bene sapere che tutti i cibi a forte acidità tendono a danneggiare la dentina (responsabile della colorazione dei denti) fino a farla diventare grigia o addirittura indebolendo il dente.

Conclusioni

Ora che abbiamo capito quanto è complesso poter ottenere un sorriso splendente ci rendiamo conto di quanto è sconsigliabile tentare di sbiancare i denti con il fai da te.

Immagina ora di avere un sorriso bianco, brillante e luminoso, sono sufficienti due sedute dal dentista la prima per una igiene dentale approfondita e l’altra per lo sbiancamento che hai sempre desiderato.

Contattaci per un appuntamento: 06 508.66.05

Dott. Roberto Minasi

Laureato presso “La Sapienza” Università di Roma dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca in malattie odontostomatologiche, ha incentrato i suoi studi sull’implantologia e le tecniche di rigenerazione ossea. È autore di articoli scientifici su riviste internazionali.